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A che punto siamo con la parità di genere nel 2019: il Rapporto della Commissione europea

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In occasione della festa della donna, tra il 5 e il 7 marzo 2019 si è tenuto a Bruxelles un seminario organizzato dal Parlamento europeo. Tema: la parità tra donne e uomini all’interno dell’Unione europea.

La Commissione Europea ha pubblicato un report sulle principali iniziative promosse tra il 2016 e il 2019 in tema di parità di genere. A questo proposito, la Commissaria Vera Jourova ha affermato che l’uguaglianza tra uomo e donna è un punto chiave per il futuro dell’Europa e che, nonostante ci siano stati molti passi in avanti, il progresso dovrà essere accelerato. Il report descrive i risultati delle varie iniziative nelle cinque principali aree tematiche della strategia adottata nel settore.

Crescita della partecipazione femminile nel mercato del lavoro

Nel mercato del lavoro persiste ancora un’ineguaglianza di genere. Problema centrale è il rapporto tra vita lavorativa e vita familiare, che costringe molte donne a rinunciare alla propria carriera per dedicarsi interamente alla gestione della casa. L’iniziativa della Commissione europea sull’equilibrio lavoro-vita privata per i genitori e i familiari lavoratori potrebbe fornire strumenti che garantiscano una maggiore parità di genere e favoriscano le donne nel mondo del lavoro. Come? Concedendo, per esempio, ai padri di famiglia una sorta di congedo parentale, per dedicare più tempo ai propri figli, permettendo così alla madre di dedicarsi al lavoro. Ovviamente a garanzia di non subire licenziamenti o maltrattamenti sul posto di lavoro. Tutto ciò per rafforzare la posizione della donna anche sotto il profilo economico e comunque garantendo ai genitori il diritto di poter temporaneamente ridurre le ore di lavoro. Una delle soluzioni prospettate è quella di un regime di lavoro flessibile, anche se non è un’opzione molto amata dai datori di lavoro.

Retribuzioni eque per lavori dello stesso valore

Ancora oggi c’è una notevole differenza di retribuzioni a causa della disparità di genere. Questo gap è dovuto soprattutto ai ruoli ricoperti dalla donna nel mondo del lavoro, a dispetto di ruoli apicali ben pagati occupati dagli uomini. Perciò la domanda è: le opportunità di lavoro sono distribuite e create in maniera equa? La diseguale retribuzione è dovuta anche alla scarsa considerazione sia delle professioni scelte sia del lavoro fatto da una donna. Il tentativo della Commissione rimane quello di superare questi stereotipi.

Uguaglianza nel processo decisionale

La Commissione europea ha promosso iniziative legislative per migliorare la trasparenza nella selezione di figure di prestigio e per far crescere il numero di donne nell’ambito dei processi decisionali. La scarsa componente di donne in istituzioni importanti e in posizioni di prestigio rimane una sfida per gli Stati membri dell’Unione europea. La questione non riguarda la preparazione o le competenze delle donne, piuttosto gli ostacoli che queste devono superare per ottenere ruoli importanti. Eppure la presenza delle donne sarebbe fondamentale per migliorare la natura rappresentativa e la qualità della democrazia, oltre all’impatto profondo che si avrebbe sul modo di fare politica.

Porre fine alle violenze basate sul genere.

Oggi la violenza contro le donne assume forme diverse che vanno da intimazioni private e riferimenti sessuali al femminicidio fino alla mutilazione. Combattere contro la violenza femminile è una delle priorità della Commissione europea che ha promosso numerose campagne per sensibilizzare la popolazione ed eliminare definitivamente il fenomeno. Sulla scia del movimento #MeToo sulle molestie sessuali sul posto di lavoro, si è cercato di porre rimedio attraverso un accordo tra gli Stati membri dell’Unione europea e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

Promuovere parità di genere oltre l’Unione europea.

Nell’ottica di far crescere il ruolo delle donne e di proteggerle da qualsiasi tipo di violenza, la Commissione europea continua a fondare numerosi progetti in tutto il mondo: Africa, America Latina, Turchia e i paesi dai quali provengono i rifugiati. La parità di genere rimane una materia centrale nel dibattito e nella collaborazione con le organizzazioni internazionali e regionali più importanti, come ad esempio le Nazioni Unite, ma anche l’ILO, il G20, il G7, la NATO, l’Organizzazione degli Stati Americani, l’Unione Africana e il Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Anne Sofie Pirazzi

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