Intervista a Sofia Gentiloni Silveri, candidata di Volt Italia alle prossime elezioni europee: “Arriviamo ad istituire un’Europa federale”.
In vista delle prossime elezioni europee siamo entrati in contatto con Sofia Gentiloni Silvestri, candidata e responsabile del team legale di Volt. Dopo un dottorato di ricerca a Parigi si è trasferita a Bruxelles dove attualmente lavora come avvocato. Sofia ci dice subito di non essersi mai occupata di politica prima, ma ha sempre sentito un forte senso di giustizia che è stato motore delle sue azioni nel contesto sociale.
Ciao Sofia, ci spieghi cos’è Volt? E quando hai deciso di metterti in gioco?
Volt è un movimento paneuropeo nato da un gruppo di giovani cittadini europei, volontari che hanno deciso di dedicarsi ad un progetto di rilancio dell’Unione Europea, la nostra Casa, trasmettendo un messaggio di speranza, di coraggio, di solidarietà, di fiducia in un futuro migliore che possiamo contribuire a modellare insieme. Volt richiama l’idea di energia in tutte le lingue d’Europa ed è ciò che ci anima.
Volt è anche un partito con gli stessi valori, che si presenta con uno stesso programma elettorale, lo stesso simbolo in ogni Paese europeo in cui è presente (ad oggi in 12 Stati membri).
Mi sono avvicinata a Volt circa sei mesi fa; ne sono venuta a conoscenza durante un weekend trascorso a Parigi, dopo un messaggio di un amico. Ha certamente influito il bisogno di rendere l’Europa più compiuta, accrescendo le opportunità a parità di condizioni e il momento storico in cui i nazionalismi hanno preso vigore che ho interpretato come un pericolo per un ritorno indietro.
Chi si riconosce nel vostro partito?
Tutti coloro che sentono il bisogno di costruire una società più giusta e sostenibile; che vogliono rendere l’Europa una potenza economica puntando su uno sviluppo economico omogeneo al suo interno.
Uomini e donne di tutte le generazioni. Infatti, Volt ha a cuore il valore dell’inclusione, oltre a quelli della competenza e della responsabilità, necessari per sostenere le iniziative politiche, approfondire e mantenere il dialogo con i cittadini e con i vari interlocutori. Cittadini europei che vogliono partecipare attivamente alla vita politica e quelli che ancora non lo vogliono, perché non ne hanno ancora scoperto valore, effetti, potenzialità e passione.
Come potreste cambiare l’Europa e l’Italia?
Aumentando la consapevolezza e la voglia di partecipare dei cittadini; agevolando lo scambio tra i vari Paesi, la vera opportunità che permette di superare gli ostacoli anche culturali di ciascun Paese; creando un’Europa politica, rafforzando la democrazia con l’istruzione, per arrivare ad istituire un’Europa federale; puntando su uno sviluppo economico omogeneo, su innovazione, infrastrutture per avere un’Italia, un’ Europa, sempre più collegata e unita.
Nel caso in cui Volt non riuscisse a raggiungere le 150.000 firme, quali sarebbero le posizioni del partito?
Stiamo ancora puntando a raggiungere questo target! E abbiamo bisogno di voi, aiutateci con una firma che non è un voto, è un esercizio di cittadinanza e di democrazia, considerati gli ostacoli che solo in Italia ci sono per potere partecipare attivamente alla vita politica! Le nostre posizioni future saranno prese insieme, tra “volters” (cosi ci chiamiamo) non solo italiani!