Digital Future

Intelligenza artificiale: la Commissione presenta una proposta di regolamento

Nel tentativo di introdurre una legislazione nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale e delle nuove tecnologie, la Commissione Europea sta cercando di normare una materia cruciale per il futuro, prima che questa sia diventata mainstream e probabilmente incontrollabile.
Il 21 aprile 2021 la Commissione ha infatti presentato un testo di 108 pagine, contenente la propria proposta di regolamento per la materia, il quale, se al termine del procedimento legislativo europeo venisse approvato, avrebbe un impatto automatico ed immediato sulla legislazione interna di tutti i 27 stati membri.

Intelligenza artificiale: la scala di rischio

Per poter ottenere gli scopi annunciati, la proposta prevede la costituzione di un sistema basato su una scala di rischio che distingue fra rischio “minimo”, “limitato”, “alto” e “inaccettabile”.
Per ciascun livello della scala, ad eccezione di quello “inaccettabile”, sono previste una serie di misure e di standard ai quali le imprese operanti nel settore dovranno attenersi, soprattutto per quanto riguarda il livello di rischio “alto”. Questo livello infatti fa riferimento ad ambiti di sensibile importanza per la vita economica, tecnologica, sociale, di sicurezza e democratica dell’Unione, che richiederanno il rispetto di norme particolarmente stringenti. In questo ambito infatti, sarà imposto alle imprese e ai player operanti sul mercato il rispetto di obblighi rigorosi, prima ancora che i sistemi di intelligenza artificiale siano immessi sul mercato.

Il livello “inaccettabile” di rischio

Relativamente al livello di rischio “inaccettabile”, la Commissione fa riferimento agli ambiti nei quale è, per l’appunto, considerato “inaccettabile” l’utilizzo stesso dell’Intelligenza Artificiale, in quanto l’eventuale utilizzo di tale tecnologia, porrebbe un pericoloso vulnus alla sicurezza, ai diritti e alla sussistenza delle persone. Esempi chiarificatori di ciò a cui si fa riferimento, sono i sistemi di riconoscimento facciale in diretta in luoghi pubblici, per i quali saranno previste eccezioni molto ristrette, e i sistemi che permetterebbero l’introduzione del “social scoring” di stampo cinese. 

Intelligenza artificiale: l’accento sulla fiducia

La Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen si è dichiarata soddisfatta della proposta, affermando di come essa rappresenti una “fantastica opportunità” per i cittadini europei, i quali “meritano una Intelligenza Artificiale di cui fidarsi”. 
Stesse dichiarazioni sono state fatte dalla Vice-Presidente della Commissione Europea e Commissario per l’agenda digitale, Margrethe Vestager, la quale ha messo in particolar modo l’accento sulla questione della fiducia nei confronti della tecnologia. 

La materia risulta essere strategicamente rilevantissima, soprattutto in un momento storico in cui tutte le grandi potenze si apprestano a introdurre le prime legislazioni in tale ambito. Sia la Cina, che l’India che gli Stati Uniti infatti, hanno chiaramente affermato, o hanno già compiuto i primi passi, in questa direzione. Se da un lato si presenta un’occasione per tutelare i propri cittadini, dall’altro, si offre la possibilità di diventare standard mondiale in tema di legislazione sull’Intelligenza Artificiale.

Hani El Debuch, Mario Greco, Lorenzo Modiano

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