#ELEZIONIEUROPEE2019 Futuro dell'Europa

Il “Rinascimento europeo” di Emmanuel Macron

Un Rinascimento europeo. Questo il progetto del presidente Emmanuel Macron, racchiuso in una lettera pubblicata sul sito dell’Eliseo il 4 marzo in vista delle elezioni europee. Il Presidente francese sottolinea da subito l’urgenza del suo intervento, affermando come: “mai dalla Seconda Guerra Mondiale, l’Europa è stata così necessaria. Eppure, mai l’Europa è stata tanto in pericolo”. Dalla Brexit ai nazionalismi, l’Ue si ritrova in una crisi profonda in cui le politiche sono insufficienti e incapaci di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. Bisogna quindi ripartire dalle basi costitutive dell’Unione, prima di tutto la libertà.

Reinventare quindi “politicamente e culturalmente le forme della nostra civiltà in un mondo che si trasforma” attraverso il rinnovamento dei tre pilastri fondamentali dell’Unione: libertà, protezione e progresso.

La difesa della libertà

Sulla libertà, Macron propone la creazione di  un’Agenzia europea di protezione delle democrazie, per garantire ad ogni Stato membro la possibilità di avvalersi di esperti europei per proteggere i propri iter elettorali da cyberattacchi o manipolazioni esterne, incoraggiando, inoltre, l’introduzione di un divieto nei confronti dei finanziamenti delle potenze straniere a favore dei partiti politici europei. Tramite regole comunitarie il presidente francese intende anche bandire da Internet tutti i discorsi di odio e di violenza chiaramente in contrasto con il modello europeo delle libertà dell’uomo.

La frontiera come libertà in sicurezza

Tra le priorità in tema di sicurezza, rivedere lo spazio Schengen solo per coloro che decideranno di rispettarne gli obblighi di responsabilità (controllo frontiere) e di solidarietà (stessa politica di asilo con medesime regole di accoglienza e di diniego).

Una polizia comune delle frontiere e un ufficio europeo dell’asilo posti sotto l’autorità di un Consiglio europeo di sicurezza interna sono poi degli strumenti importanti per realizzare un’Unione che difenda le sue frontiere e i suoi valori. Le frontiere dovranno dunque divenire lo spazio di una giusta concorrenza e potranno esserlo se l’UE saprà riformare la politica di concorrenza e quella commerciale per “ punire o proibire in Europa le aziende che ledono i nostri interessi strategici ed i nostri valori essenziali”, soprattutto norme in materia ambientale, protezione dei dati e un corretto pagamento delle imposte.

Come rinnovare l’Unione?

Per poter “Ritrovare lo spirito di progresso”  Macron ipotizza:

  • La creazione di uno scudo sociale che sappia garantire un salario minimo europeo.
  • La creazione di una Banca europea per il clima, per il finanziamento della transizione climatica e un sistema di valutazione scientifica indipendente riguardante le sostanze pericolose per la salute e per l’ambiente.
  • Una forza sanitaria europea tesa a rafforzare i controlli alimentari.
  • Una supervisione europea delle grandi piattaforme digitali e finanziamenti per l’innovazione.
  • Sostegno nei confronti dell’Africa attraverso un patto e “sostenendo il suo sviluppo in modo ambizioso e non difensivo: investimenti, partenariati universitari, istruzione delle ragazze…”

Davanti a queste sfide all’UE non è concesso di rimanere inerme : “Non possiamo essere i sonnambuli di un’Europa rammollita. Non possiamo rimanere nella routine e nell’incantesimo. L’umanesimo europeo è un’esigenza di azione”. Macron propone di costituire entro la fine dell’anno una “Conferenza per l’Europa al fine di proporre tutti i cambiamenti necessari al nostro progetto politico”, alla quale dovrebbero prendere parte le istituzioni europee e gli Stati e nella quale verrà data voce a gruppi di cittadini, parti sociali e rappresentanti religiosi.

Infine l’appello va al superamento dell’impasse dovuto alla Brexit, rispetto alla quale il Presidente sostiene come  in un’Europa costituita secondo il suo progetto anche il Regno Unito “troverà pienamente il suo posto”.

Luca Di Domenico

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