Agroalimentare: l’Unione europea e la tutela del prodotto.
Il settore agroalimentare rappresenta una delle eccellenze in tutta Europa, ma sicuramente è il punto forte dell’Italia. L’Italia è, infatti, il Paese con il maggior numero di prodotti a marchio. Ciononostante, i prodotti italiani sono maggiormente esposti a rischi come frode e contraffazione, comportando danni gravissimi alle imprese, oltre che rischi per la sicurezza dei consumatori. Per questo uno degli obiettivi principali deve essere la protezione e la salvaguardia dei prodotti insieme ad un coordinamento ed un maggior impegno a livello europeo. L’Unione europea tutela i prodotti attraverso il monitoraggio del mercato nazionale ed europeo e dei maggiori Paesi importatori. In particolare, l’Unione europea protegge i prodotti tipici territoriali e la loro denominazione tramite un particolare sistema di identificazione e tutela, mentre con il ‘Pacchetto Qualità’ del 2012 ha rafforzato ulteriormente le norme di garanzia, protezione e controllo. E ancora, la sinergia tra i Consorzi e il coordinamento costante con l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Mipaaf si sono rivelate importanti azioni di contrasto contro frode e contraffazione.
Marchi di qualità
Il marchio di qualità garantisce la natura, la qualità e la provenienza del prodotto attraverso un segno distintivo: la certificazione di un prodotto di pregio riconosciuto dall’Unione europea e rilasciato dagli enti di certificazioni riconosciuti dal Mipaaf. La sua funzione è quella di garantire ai cittadini la provenienza del prodotto, la conformità a determinati disciplinari di produzione e tipicità territoriale. I marchi di qualità sono:
- DOP, denominazione di origine protetta, comprende i prodotti legati all’area specifica da cui prendono il nome. La denominazione deve rispettare le specificità ambientali del luogo d’origine e la produzione, la trasformazione e l’elaborazione devono svolgersi nell’area geograficamente determinata da cui il prodotto prende nome
- IGP, l’indicazione geografica protetta, quando la produzione avviene all’interno dell’area geografica da cui il prodotto porta il nome e almeno una delle fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione è avvenuta nell’area definita
- STG, specialità tradizionale garantita, indica i prodotti alimentari che possono essere prodotti anche in altre zone e territori diversi da quelli del territorio d’origine al quale il prodotto è legato
- DOCG, denominazione di origine controllata e garantita, indica l’origine geografica di una particolare tipologia di vino pregiato. Sull’etichetta devono essere indicati il nome della regione da cui proviene il vino, il nome o la ragione sociale dell’imbottigliatore (insieme al Comune o allo Stato membro in cui l’imbottigliatore ha la propria sede), il volume nominale in litri, centilitri o millilitri, la gradazione alcolica e il lotto di produzione
- DOC, denominazione di origine controllata, per vini di qualità originari di zone limitate. Prima della commercializzazione, questi vini vengono controllati dalle Commissioni di degustazioni.
