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Un New Deal per tutelare i consumatori, anche online. La proposta della Commissione

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Salvaguardare gli interessi dei cittadini europei (anche online), tutele e poteri sanzionatori più incisivi. Questi i punti principali del programma proposto ad aprile dalla Commissione europea per un New Deal per rafforzare i diritti dei consumatori e il loro rispetto. La proposta dovrà essere trasmessa al Consiglio e al Parlamento per la discussione.

Cosa prevede il programma per un New Deal

Il nuovo programma per i consumatori consentirà a soggetti riconosciuti di avviare azioni rappresentative per conto dei consumatori e permetterà alle autorità nazionali di tutela dei consumatori di avvalersi di poteri sanzionatori più efficienti. Rispetto alla class actions statunitense, il modello europeo ha solide garanzie: le azioni rappresentative potranno essere proposte solo da soggetti senza scopo di lucro (e quindi non da studi legali) in grado di soddisfare i criteri di ammissibilità, come le organizzazioni dei consumatori, sotto controllo dell’autorità pubblica. La protezione dei consumatori sarà estesa anche online e vieterà le pratiche di doppio standard qualitativo.

Le proposte: trasparenza, risarcimento e sanzioni

Il New Deal per i consumatori significherà dunque:

  • Più trasparenza nei mercati online e sui risultati delle ricerche: i consumatori dovranno essere informati se stanno acquistando da un professionista o da un privato, in modo da sapere se godono di diritti che li proteggono in caso di problemi, con l’estensione del diritto di tutela anche ai servizi digitali gratuiti, come i social media o la posta elettronica, a cui i consumatori forniscono dati personali in cambio del servizio gratuito
  • Fornire gli strumenti per far valere i diritti dei consumatori e il diritto al risarcimento sia in forma collettiva (attraverso un’organizzazione dei consumatori) che individuale per una migliore protezione contro le pratiche commerciali sleali
  • Introdurre sanzioni efficaci per le violazioni del diritto del consumo dell’Ue, predisponendo una sanzione massima applicabile del 4% del volume d’affari annuo del professionista operante nel rispettivo Stato membro
  • Contrastare le differenze di qualità nei prodotti di consumo
  • Migliorare le condizioni per le imprese eliminando gli oneri inutili e introducendo una maggiore flessibilità nelle comunicazioni tra professionisti e consumatori, anche attraverso modulistica web.

 

Il New Deal rientra nella strategia del Mercato unico digitale avviata dalla Commissione Juncker, che ha già portato a termine numerose iniziative a favore della tutela dei consumatori, anche online, come lo stop al geoblocking e al roaming. Il New Deal si inserisce quindi in questo percorso, fornendo gli spunti per una più efficiente cooperazione tra consumatori, imprese ed istituzioni europee.

 

Denise Coco

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