Interviste

Gli italiani sono in crisi con l’Europa, ma il rapporto non è annullato: intervista a Fabio Serricchio, autore di ‘Gli italiani, l’Europa e la crisi’

europa italiani in crisi

Con le elezioni europee di maggio 2019 dietro l’angolo e le vicende delle ultime settimane tra il nostro Governo e la Commissione europea per l’approvazione della Legge di Bilancio, gli equilibri rimangono ancora incerti. Ci siamo rivolti al Professore Fabio Serricchio, professore di Scienza politica all’Università degli Studi del Molise e autore del libro  “Gli italiani, l’Europa e la crisi”, per capirne di più su quello che sta succedendo in Europa in generale e nel nostro Paese. 

Dall’ultimo Rapporto Censis di dicembre 2018, emerge ‘un’Italia in preda al sovranismo psichico’ e gli italiani incattiviti, mentre dalle ultime rilevazioni dell’Eurobarometro, il 68% degli italiani vede positivamente l’adesione all’Ue. Professor Serricchio, secondo lei come dovremmo interpretare questi dati?

Il rapporto tra italiani ed Europa, intendendo con questo termine il progetto di integrazione dell’Europa occidentale che ha assunto via via nomi diversi, è stato quasi sempre idilliaco. Nell’Europa gli italiani, spalleggiati dai maggiori partiti politici, hanno visto una chance per modernizzare la propria governance e, al contempo, una fonte di benefici. Tutto senza che venisse intaccata la propria identità nazionale culturale, almeno fino a quando la “torta” dei benefici si è ridotta. Nel contempo, l’Europa è diventato un vero e proprio sistema politico e ha cominciato, tra l’altro, a mettere voce anche sulle tradizioni culturali, mentre alcune riforme rendevano più solido il sistema politico italiano e quindi meno urgenti le necessità di una supplenza europea. L’avvento della crisi economica, poi, ha gettato benzina sul fuoco dell’euroscetticismo, fomentato anche da certe élite politiche, da Berlusconi in poi. Insomma, gli italiani hanno sempre mostrato molto utilitarismo e hanno scelto dal menu europeo solo le pietanze preferite. Ecco perché il rapporto con l’Europa oggi è in crisi, ma non del tutto annullato.   

Quindi, secondo lei, quanto potranno incidere sul voto delle prossime elezioni europee gli attuali scenari come, ad esempio, la Brexit e la nostra Legge di Bilancio? 

C’è un forte timore che i partiti euroscettici possano raggiungere una solida maggioranza in seno al Parlamento europeo. Al momento, però, questo è solo uno scenario ipotetico, a livello europeo. Non per l’Italia, dove è facile profetizzare una netta affermazione dei partiti euroscettici (con un derby tutto da seguire tra Lega e Cinque Stelle per la supremazia) e per altri Paesi come l’Ungheria. Occhi puntati anche sulla Francia, dove Macron ad oggi (dicembre 2018) appare in crisi di consensi, e sulla Germania. In generale, però, i sondaggi (che tutti possono seguire ad esempio sul sito del Cattaneo) ci dicono che le forze europeiste sono ancora in maggioranza. Certo, è un po’ presto per azzardare previsioni credibili: le elezioni europee sono ancora molto lontane e la campagna elettorale è ancora solo alle scaramucce iniziali. Quanto alla Brexit e ai suoi recenti sviluppi, questa può dimostrare, invece, che abbandonare l’Europa è dannoso oltre che inutile. Ma sono ragionamenti piuttosto complessi.

Dal suo libro emerge che dalle elezioni europee del 2009 a quelle del 2014 il tasso di partecipazione è sceso di sette punti. A questo punto, cosa dovremmo aspettarci dalle prossime elezioni europee in termini di partecipazione?

Compito degli scienziati politici non è quello di avventurarsi in previsioni su numeri così puntuali. Però, la forte mobilitazione da parte di tutte le formazioni in campo, indotta per motivi diversi e forse opposti, potrebbe risultare non certo in un aumento del tasso di partecipazione in Italia (che nel 2014 era poco più del 57%) ma almeno a contenere il decremento che dal 1979 al 2014 ha conosciuto una flessione molto significativa. Staremo a vedere!

Romanazzi Ylenia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LabEuropa
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.