Borrell in missione nel Golfo: alla ricerca di gas e petrolio
Sabato 26 marzo, subito dopo gli importanti vertici di Bruxelles con il Presidente USA Joe Biden, l’Alto Rappresentante Josep Borrell è volato in Qatar ed in Kuwait. La visita di Borrell acquista un importante significato in questo periodo: i due paesi del Golfo possono infatti diventare importanti sostituti della Russia nel fornire materie prime all’Europa, quali gas e petrolio.
Al termine dell’atteso viaggio del Presidente americano Joe Biden in Europa, necessario per mantenere compatto il fronte europeo e NATO dinnanzi l’aggressione russa in Ucraina, l’Alto Rappresentante dell’Unione Josep Borrell è volato a Doha e successivamente a Kuwait City, per una serie di bilaterali con i rappresentanti governativi dei due paesi. La missione della Commissione von der Leyen alla ricerca di alternative alle risorse russe prosegue.
Borrell: «Una crisi globale richiede una cooperazione globale»
La visita in Qatar ha permesso all’Alto Rappresentante di prendere parte al “Doha Forum 2022”, un’importante convention internazionale per discutere di tematiche globali, assieme a leader e politici di tutto il mondo.
Già nel suo intervento al forum, Borrell ha più volte sottolineato come l’attuale conflitto tra Russia e Ucraina non sia una crisi limitata all’Europa, né tantomeno un semplice confronto tra la Russia e l’Occidente. «Questa crisi è un problema globale» ha affermato, «non si tratta di un conflitto che coinvolge solamente l’Occidente e la Russia: è una sfida globale. Serve, dunque, maggiore cooperazione nell’affrontare sfide globali». Parole che non possono non fare riferimento all’aiuto che le nazioni del Golfo Persico possono fornire all’UE per realizzare la diversificazione energetica.
Qatar: una partnership energetica da rafforzare
Al margine dell’evento, si sono tenuti importanti incontri bilaterali: Borrell ha avuto dei colloqui con le massime autorità del Qatar, rispettivamente l’Emiro Tamin bin Hamad Al Thani ed il Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.
Incontri che acquistano un significato particolarmente importante: ad un mese dall’invasione russa in Ucraina, è chiaro come l’Unione Europea non possa più dipendere dal gas di Mosca, rendendosi necessaria una diversificazione. E chi meglio dello stato del Golfo Persico, sesto paese al mondo per produzione annuale di gas naturale, nonché terzo al mondo per riserve disponibili. L’intenzione di Bruxelles va proprio in questo senso, come dimostrano le parole di Borrell: «L’interesse dell’UE è quello di approfondire la partnership strategica con Qatar nel campo dell’energia».
Borrell: il Kuwait «un amico vicino ed affidabile»
Bruxelles non è alla ricerca soltanto di gas, ma anche di petrolio: quasi il 30% di quello importato dai paesi europei viene sempre dalla Russia. Anche per il greggio è partita la ricerca di nuovi fornitori, e tra questi potrebbe rientrare il Kuwait, decimo produttore mondiale nonché sesto per riserve disponibili.
Da qui gli incontri bilaterali che Josep Borrell ha avuto a Kuwait City sia con il Principe Ereditario Sheikh Meshal Al-Jaber Al-Sabah, il Primo Ministro Sheikh Sabah Al-Khalid Al-Sabah ed il Ministro degli Esteri Ahmed Nasser Al-Sabah. Anche in questo caso l’Alto Rappresentante ha sottolineato l’importanza dei rapporti tra UE e Kuwait, che ha definito «un amico vicino ed affidabile» con cui Bruxelles intrattiene importanti rapporti commerciali. Tuttavia, ha sottolineato Borrell, «insieme possiamo fare ancora di più»; l’attuale crisi energetica e la strategia europea per la diversificazione «dà maggiore impeto ed apre un nuovo spazio per la nostra cooperazione con Kuwait».
Parole importanti, che sottolineano l’intenzione di Bruxelles di circondarsi di partner affidabili per realizzare l’autonomia da Mosca, mai tanto strategica quanto in questi giorni.