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Le delegazioni dell’Ue: gli organi esterni del SEAE

« Non accetteremo che il Regno Unito sia l’unico Paese al mondo che non accetta la delegazione dell’UE come l’equivalente di una missione diplomatica »                 
Così duramente di è espresso Joseph Borrell, Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, dopo che il Regno Unito ha annunciato con una certa fermezza l’eventualità di non riconoscere lo status di diplomatico al capo della delegazione UE a Londra.
Ma cosa sono le delegazioni UE? Qual è il lavoro che svolgono nell’ambito dell’azione esterna dell’Unione?

Le Delegazioni Presso Stati terzi          

Si tratta degli organi esterni del SEAE che costituiscono la rete diplomatica dell’Unione, di cui Commissione e Alto Rappresentante si servono per ottemperare ai loro compiti esterni. Sono articolazioni in loco del SEAE, segmenti sezionali a tutti gli effetti parte della sua struttura gerarchica e funzionale e quindi privi di autonomia. La loro istituzione dipende dalla volontà dell’Alto Rappresentante, che prende una decisione, però, non esclusiva: necessita del parere favorevole di Commissione e Consiglio europeo (n.d.r.: de facto anche del Parlamento per questioni di approvazione del bilancio), così come del mutuo consenso dello Stato terzo.


Funzioni delle delegazioni

  
Le funzioni delle delegazioni UE non sono specificate dai Trattati. Si può dire che di fatto ricalcano i compiti che una qualsiasi ambasciata di uno Stato svolgerebbe in territorio straniero: rappresentano l’UE nei Paesi terzi e ne proteggono gli interessi; promuovono relazioni amichevoli e sviluppano legami economici, culturali e scientifici; negoziano coi Governi accreditanti e curano l’informazione sullo status del Paese in cui operano (i c.d. political reports); collaborano con ambasciate e consolati degli Stati membri nell’attuazione delle decisioni prese a livello di UE in materia di azione esterna; fanno da tramite tra istituzioni e i Paesi terzi per eventuali contatti diretti e assicurano la presenza dell’UE in Organizzazioni Internazionali aventi sede nello Stato ricevente.

… e Trattamenti delle Delegazioni

Per svolgere tali compiti, al personale di tali delegazioni sono riservati immunità e privilegi modellati sul calco di quelli riconosciuti alle missioni diplomatiche degli Stati secondo la Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche: ciò significa che al Capo delegazione è riconosciuto lo status di Ambasciatore, così come al personale quello di agente diplomatico. Si tratta di privilegi e immunità diplomatiche d’uso afferenti alla clausola – modello contenuta negli establishing agreements (n.d.r.: accordi bilaterali) conclusi dall’UE e il Paese ricevente

Giulia Falaschetti

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