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Da Greta Thunberg al 2050: l’Unione Europea vincerà la lotta al cambiamento climatico?

Credits: European Parliament

Martedì 16 aprile l’attivista svedese Greta Thunberg ha partecipato alla riunione plenaria del Parlamento europeo, nel corso della quale ha tenuto un breve discorso. “Mi aspetto che i politici agiscano ora – ha detto Greta ai parlamentari europei – perché non c’è molto tempo, abbiamo una finestra che non sarà aperta a lungo per fare qualcosa”.
“Il Parlamento europeo – ha commentato Tajani- sarà sempre pronto ad ascoltare i nostri giovani e non lascerà cadere il loro grido d’allarme. L’Europa mantiene la barra dritta, con target ambientali sempre più ambiziosi”.

La visita di Greta Thunberg a Roma

Il giorno seguente sono iniziate, per l’attivista svedese, le tre giornate nella città di Roma, durante le quali, oltre ad incontrare Papa Francesco, ha partecipato al seminario “Clima: il tempo cambia, è tempo di cambiare” nella sala Koch del Senato. “Noi siamo scesi in strada – ha detto Greta – non per fare selfie, ma perché vogliamo rimpossessarci dei nostri sogni e delle nostre speranze”.
Il giorno dopo, parlando a migliaia di giovani dal palco “green” di Piazza del Popolo a Roma, Greta ha affermato: “Non siamo noi ad aver causato questa crisi. Ci siamo solo nati in mezzo. E vediamo che le promesse che ci vengono fatte non vengono rispettate. Ma noi continueremo a combattere per il nostro futuro e il nostro pianeta”.

Il Global Strike for Future

Tutto è iniziato venerdì 15 Marzo quando si è tenuta la prima manifestazione globale per la salvaguardia del pianeta, il “Global Strike for future” grazie all’iniziativa del “Fridays for Future”, lanciata da Greta Thunberg.  
Migliaia di studenti di oltre 2.000 città di tutto il mondo sono scesi in piazza. La risposta della Commissione europea non è tardata ad arrivare: “Vi ascoltiamo e stiamo facendo esattamente ciò che chiedete”.   Il 21-22 Marzo si è riunito il Consiglio europeo di primavera e tra i punti all’ordine del giorno c’è il tema del cambiamento climatico.

Il fenomeno dei cambiamenti climatici

Il clima sta cambiando e la temperatura media globale sta aumentando a causa della deforestazione, dell’uso di combustibili fossili e dell’allevamento di bestiame. Queste attività umane sommano importanti quantità di anidride carbonica, gas fluorutati, metano e ossido di azoto ai gas serra già presenti per natura nell’atmosfera, alimentando quello che tutti conosciamo come effetto serra e riscaldamento globale.
Gli effetti provocati sono molteplici: dallo scioglimento delle calotte polari con il conseguente innalzamento dei livelli dei mari, agli eventi metereologici estremi come inondazioni, tifoni, siccità e ondate di calore. 
Dagli anni ’90, a seguito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e della firma del Protocollo di Kyoto, l’Unione europea ha inserito tra le sue priorità la riduzione delle emissioni di gas e dell’effetto serra.

Strategie dell’UE: 2020-2030

In questo contesto, l’UE si è impegnata a mutare l’Europa in un’economia con capacità energetica elevata a bassa emissione di carbonio. Il primo pacchetto di misure dell’UE è stato adottato nel 2008 e ha fissato gli obiettivi noti come “20-20-20”, i quali vedono una riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra, un miglioramento dell’efficienza energetica del 20% e un aumento al 20% della quota di energie rinnovabili. 
Inoltre l’UE ha approvato il quadro di politica climatica ed energetica per il 2030 con lo scopo di garantire un sistema economico ed energetico sostenibile e competitivo, incoraggiando gli investimenti nelle tecnologie verdi.

Un’Europa a impatto climatico zero

La Commissione europea, in vista della COP24 che si è tenuta a dicembre 2018 a Katowice, il 28 novembre ha presentato il suo obiettivo a lungo termine per un’economia a impatto climatico neutro entro il 2050 mirando a ridurre le emissioni dell’80-95% rispetto ai livelli del 1990 e impegnandosi a coinvolgere tutti i cittadini. Il prossimo appuntamento è a Bonn dove a Giugno 2019 si terrà la prossima Conferenza sul clima. Riuscirà Greta Thunberg a svegliare le coscienze dei politici europei?

Edoardo Mammarella, Simona Massari, Adriano Morgia, Piero Palazzetti

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