Il premio giornalistico “Daphne Caruana Galizia” del PE
Daphne Caruana Galizia è stata una giornalista maltese, molto impegnata nello scardinare fatti controversi e poco chiari attribuiti a uomini di grande rilievo politico e sociale. Il suo lavoro ha sempre posto come valore fondante la libertà di parola e la giustizia. La quasi totalità delle tematiche affrontate dalla giornalista trattano questioni delicate e spinose che l’hanno vista al centro di numerose querele e denunce per diffamazione: le principali questioni affrontante riguardavano corruzione, riciclaggio di proventi illeciti, di crimine organizzato, compravendita di passaporti per acquisire la cittadinanza maltese e il collegamento del governo dell’isola allo scandalo dei Panama Papers.
La dinamica della morte di Daphne Caruana Galizia
Daphne Caruana Galizia è stata uccisa il 16 ottobre del 2017 con una bomba piazzata nella sua auto, ufficialmente sono stati arrestati tre uomini, individuati durante le indagini come gli esecutori materiali. Dopo anni di ricerche ancora non è noto chi siano stati i mandanti ufficiali dell’esecuzione e a quale sfera della comunità appartenessero.
Fino al giorno della sua morte aveva accumulato decine di querele presentate da tutte le persone che si erano scoperte protagoniste degli scandali riportati dalla giornalista nel corso della sua carriera. In quegli anni era anche stata inserita in una lista di persone che avrebbero scosso l’Europa nel 2017 dal giornale online “Politico.eu”. Fino al giorno stesso della sua morte aveva denunciato la corruzione dilagata nelle cariche istituzionali.
Il ruolo dell’Europa nella vicenda
Numerosi sono stati i modi per omaggiarla nel corso degli anni: durante l’ultimo anniversario dalla sua morte, il 16 ottobre 2020, il Parlamento Europeo ha istituito un premio giornalistico in suo onore e per celebrare la sua memoria. Il premio “riconoscerà il ruolo fondamentale che ricoprono i giornalisti nel preservare le nostre democrazie e servirà ai cittadini per ricordare l’importanza della libertà di stampa. Questo premio è concepito per sostenere i giornalisti nel lavoro che svolgono, di vitale importanza e spesso pericoloso, e per dimostrare che il Parlamento europeo sostiene i giornalisti d’inchiesta”, queste sono state le parole della vicepresidente Heidi Hautala. Il premio sarà una somma di denaro corrispondente a ventimila euro.
Il Consiglio d’Europa invece, sempre per rendere un omaggio, ha deciso di pubblicare uno spezzone dell’ultima intervista alla giornalista: risalente al 6 ottobre del 2017, pochi giorni prima della sua morte, l’intervista faceva parte di un progetto del Consiglio d’Europa “A Mission to Inform: Journalists at Risk Speak Out” , 20 interviste a giornalisti appartenenti agli Stati membri del Consiglio d’Europa per mettere in luce le pressioni a cui essi venivano sottoposti quotidianamente.
Premio giornalistico Daphne Caruana Galizia
In seguito alla sua morte, tante figure di spicco europee hanno portato l’attenzione su questo tema il cui culmine è stata l’istituzione del Premio Daphne Caruana Galizia da parte del Parlamento europeo. Nonostante questo però, la protezione di cui godono i giornalisti in Europa, non li tutela in modo efficace per permettergli di svolgere il proprio lavoro alla ricerca della verità in totale sicurezza.
Bisognerebbe infatti creare i presupposti per invogliare sempre di più i giovani a dedicarsi ad un percorso come quello intrapreso da Daphne Caruana Galizia, alla ricerca di una verità troppe volte dimenticata. Quando si sceglie di mettere a rischio la propria vita per far prevalere la giustizia, ci si dovrebbe sentire supportati dal sistema; in un mondo dominato sempre di più da interessi personali e logiche di potere, andrebbe esaltato il lavoro di esseri umani che dedicano la propria libertà al servizio di tutti noi.
Il 3 maggio è stata la giornata mondiale della libertà di stampa ed è proprio in onore di questa che vogliamo ricordare l’impegno esercitato da tutti i giornalisti in favore di una società caratterizzata dalla giustizia e dall’uguaglianza.