Futuro dell'Europa

La Conferenza sul futuro dell’Europa: un’opportunità per la democrazia europea

EP Plenary session – Ceremony of the signature of the Joint declaration for the Conference of the Future of Europe

“Finalmente, cari colleghi, si parte. La Conferenza sul futuro dell’Europa sarà un’opportunità unica per tutti i cittadini europei e la società civile, con la possibilità di plasmare il nostro futuro comune”. Un messaggio chiaro e diretto espresso in un tweet del Presidente del Parlamento Europeo, Davide Sassoli.

La comunicazione è arrivata nella giornata della Cerimonia per la firma della dichiarazione congiunta sulla Conferenza sul futuro dell’Europa, tenutasi nel corso della seduta plenaria del Parlamento. Il documento è stato firmato anche dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e dal premier portoghese António Costa, presidente di turno del Consiglio europeo. L’avvio della Conferenza è previsto per il prossimo 9 maggio (Festa dell’Europa).

Una grande opportunità di crescita per la democrazia europea

È passato più di un anno dalla proposta della Commissione von der Leyen di avviare i lavori per la Conferenza sul futuro dell’Europa, drasticamente frenata dall’incessante evolversi della pandemia da Covid-19
Se però ci soffermiamo a pensare all’anno appena trascorso, possiamo affermare che, malgrado le innumerevoli crisi che l’Unione Europea ha dovuto affrontare nel corso della sua storia, solo la pandemia di Covid-19 è riuscita “a mettere a dura prova” il “modello unico dell’Unione Europea” e a trasformare tale crisi in opportunità di cambiamento.
Come ha affermato Jean Monnet, “gli uomini accettano il cambiamento soltanto nella necessità e vedono la necessità soltanto nella crisi”, e le istituzioni europee si impegnano al fine di coinvolgere, consultare, e porre i cittadini europei al centro dei dibattiti evidenziandone le loro necessità e prerogative in un contesto in cui, la solidarietà appare come unica risposta plausibile.

Gli obiettivi della Conferenza e gli attori principali

Alla luce della Dichiarazione comune e delle innumerevoli sfide dell’Unione Europea, bisognerebbe innanzitutto evitare gli errori del passato, e adottare nuove misure di coinvolgimento dei cittadini europei per dare una risposta concreta all’ampia partecipazione dei cittadini alle elezioni europee del 2019.
Gli stessi cittadini europei, come evidenziato dall’indagine speciale dell’Eurobarometro “il futuro dell’Europa”, si dichiarano favorevoli all’avvio della Conferenza che dovrebbe avere un effetto positivo sulla democrazia nell’UE e garantire ai cittadini una chiara conoscenza delle loro priorità in un momento in cui la democrazia appare alquanto fragile.
La Conferenza sul futuro dell’Europa lavorerà attraverso un processo bottom up, che garantisca l’apertura di un foro pubblico, favorisca il dibattito aperto, inclusivo e trasparente e assicuri la partecipazione di tutti i cittadini dell’Unione Europea di diversa estrazione sociale e lingua, affinché, come sostenuto dal Primo Ministro Costa, “si possano superare le differenze e rafforzare ciò che ci unisce”.

Nuovi obiettivi, nuovi progetti

Oltre al rispetto della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto, principali punti di forza dell’UE e della partecipazione diretta e inclusiva dei cittadini europei, i temi della Conferenza sul Futuro dell’Europa si focalizzeranno anche sugli obiettivi dell’agenda strategica del Consiglio Europeo, degli orientamenti politici 2019-2024 della Commissione Europea, della digitalizzazione, del clima, delle migrazioni, che possono essere costantemente integrati dai partecipanti.
Il tutto sarà sancito da eventi e dibattiti organizzati dalle tre Istituzioni attraverso una piattaforma digitale multilingue interattiva a diversi livelli (europeo, nazionale, transnazionale e regionale) che coinvolga anche la società civile e le parti interessate con un focus centrale sui giovani.

L’Europa del futuro, l’Europa dei cittadini

Anche il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Layen si è detta “Very proud to sign the Joint Declaration on the Conference on the Future of Europe”.


Ribadendo ancora una volta il principio di inclusione di tutti i cittadini dell’UE, la von der Leyen sostiene la creatività degli stessi cittadini, i loro sogni e le loro prerogative all’interno di un’Europa digitale che non lasci indietro nessuno, specie nei momenti più difficili.

Dalla Conferenza una risposta comune

I tre presidenti hanno più volte ribadito il loro invito ai cittadini europei di esprimersi per “plasmare la loro Europa e unire le forze comuni al fine di costruire “l’Europa di domani, la vostra Europa” (Sassoli). 
A tal fine, riformare l’Unione partendo dalle sue criticità richiederà anche delle riforme istituzionali che garantiscano la resistenza dell’Ue e la capacita di risposta ai bisogni dei cittadini europei.


Il buon funzionamento della Conferenza dipenderà in primo luogo dall’azione e dal coinvolgimento concreto dei cittadini europei e delle istituzioni nazionali, ma anche dalla capacità dell’UE di creare un nuovo elettorato per le prossime elezioni del 2024.

Alessandra Volo

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