Covid-19

Covid-19: le linee guida del GRECO

William Shakespeare scrisse: “se il denaro scorre veloce, tutte le porte si aprono”. Tuttavia, esistono “porte” come la corruzione che non dovrebbero mai essere aperte. Proprio per questa ragione il Presidente del GRECO, Marin Mrčela, ha affermato che: “in un contesto in cui i paesi affrontano emergenze innegabili la concentrazione del potere, le deroghe di diritti e libertà fondamentali e in cui ingenti somme di denaro vengono immesse nell’economia per alleviare la crisi, i rischi di corruzione non devono essere sottovalutati”.

Le linee guida pubblicate dal GRECO

In data 21 aprile 2020, il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa ha pubblicato le linee guida rivolte ai suoi 50 Stati membri (tra cui gli Stati Uniti d’America, la Bielorussia e il Kazakistan).

Tale documento si prefigge come obiettivo principale la prevenzione della corruzione nel contesto della pandemia di Covid-19, affrontando con particolare attenzione i rischi di corruttela nel settore sanitario. Nello specifico i rischi si presentano maggiormente negli ospedali e nelle strutture sanitarie in genere, nel settore di ricerca e sviluppo, nel settore privato e nel settore commerciale con la falsificazione di prodotti medici come le mascherine chirurgiche. Le linee guida del GRECO trattano anche delle persone che denunciano alle autorità competenti la presenza di attività di corruzione nel sistema. Quest’ultime infatti devono essere tutelate e protette da eventuali ripercussioni personali e/o professionali. A tal proposito il documento sottolinea l’importanza, in questo momento così critico che gli Stati creino un ambiente favorevole per coloro che denunciano atti illeciti, anche perché whistleblowing can be key in the fight against corruption and tackling gross mismanagement in the public and private sectors, including the health sector”.

La commercializzazione di prodotti medici contraffatti e R&S

Purtroppo, a causa del Covid-19 sono aumentate esponenzialmente le truffe online. Nello specifico, sono nati molti siti web falsi, ma non solo, che fingono di vendere prodotti sanitari come le mascherine derubando così i cittadini che hanno visto svanire i propri soldi nelle mani dei truffatori. Infatti, le linee guida pubblicate dal GRECO spiegano nel dettaglio che: “the offer from fake shops, websites, social media accounts and e-mail addresses claiming to sell these items has grown exponentially online. Unsuspecting victims have seen their money disappear into the hands of the criminals involved. This money is thereafter laundered.” Pertanto, per combattere queste attività illecite la Convenzione MEDICRIME del Consiglio d’Europa prevede tra i suoi punti la punizione di: “manufacturing, the keeping in stock for supply, importing, exporting, supplying, offering to supply or placing on the market of medicinal products without authorisation and medical devices without being in compliance with the conformity requirements”.
Sul problema delle mascherine si è espresso anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa tenutasi il 26 aprile 2020. Infatti, il Presidente ha annunciato “la firma da parte del Commissario Arcuri dell’ordinanza che fissa ad un massimo di 0,50 € il prezzo delle cosiddette mascherine chirurgiche”. Per quanto riguarda il problema della corruzione nel settore della ricerca e sviluppo, le linee guida del GRECO mettono in guardia gli Stati per l’ingente flusso di denaro a suddetto settore che aumenta di conseguenza il rischio di corruzione. La necessità di trovare un vaccino che salvi la vita dei contagiati in queste circostanze è fondamentale. Tuttavia, questo impellente bisogno deve essere controbilanciato con la necessità di aumentare “the capacity, authority and public accountability of State institutions entrusted with regulatory and control functions in relation to the management of public resources”. Nel settore della ricerca e sviluppo è inoltre necessario che gli Stati monitorino i conflitti d’interesse che possono portare a “clientelismo, nepotismo e favoritismo nel reclutamento e, più in generale, la gestione della forza lavoro sanitaria”.

Cosa possono fare gli Stati?

È nei momenti di crisi che la società umana si mostra in tutta la sua meraviglia e nella sua bruttezza. Per nostra fortuna, gli Stati sono in possesso degli elementi necessari a salvaguardare il buon funzionamento del welfare State. Precedente si è accennato al ruolo del singolo, cioè di come sia importante denunciare atti illeciti per combattere la corruzione sia nel settore pubblico che privato. Anche se questa non è l’unica “arma.” Esistono altri strumenti in mano ai Paesi come la trasparenza. Infatti, Marin Mrčela, ha dichiarato che: “le decisioni relative alle misure prese dalle autorità centrali, regionali e locali per affrontare la pandemia devono essere trasparenti e oggetto di supervisione e responsabilità”. Di conseguenza, “le piattaforme di informazione digitali, come i portali dedicati alla trasparenza, sono strumenti preziosi per prevenire la corruzione e contribuire a proteggere lo Stato di diritto”.

Il ruolo della comunicazione

Un ulteriore strumento che protegge il sistema dalla corruzione è senz’ombra di dubbio l’esistenza di un buon canale di comunicazione. Non a caso, il Presidente del GRECO ha precisato che “in una situazione di emergenza, è fondamentale che le istituzioni pubbliche comunichino informazioni su base regolare e affidabile. Ciò vale per la pandemia stessa, ma anche per le misure di emergenza per affrontarla”. Gli strumenti sopracitati si aggiungono agli strumenti giudiziari dei singoli Paesi, creando così uno scudo di protezione efficace. La crisi nata con la pandemia di Covid-19 che stiamo vivendo ci chiede di essere cittadini responsabili che non voltano lo sguardo dall’altra parte per non vedere e sapere ma che aprono bene gli occhi e le orecchie per costruire insieme un oggi e domani migliore. “Le leggi cambiano, ma le cose giuste restano uguali. Ognuno ha il diritto di fare quello che è giusto” (John Ernst Steinbeck).

Rebecca Menegollo

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