Il mercato unico digitale in Europa

La Commissione europea negli ultimi mesi ha definito le azioni chiave sulle quali si fonda l’agenda digitale europea, volta alla creazione di un mercato unico digitale.
Infatti la Commissione ha ribadito l’importanza della creazione di un mercato unico digitale, proponendo di sfruttare al meglio il potenziale racchiuso nelle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione.
Per realizzare questo obiettivo è necessario procedere all’eliminazione delle barriere commerciali sulle transazioni online che avvengono oltre i confini nazionali e alla realizzazione di nuove normative in materia di servizi di telecomunicazione e protezione dati.
Le azioni previste
Le azioni decisive si possono dividere in tre pilastri:
- migliorare l’accesso ai beni e servizi digitali in tutta Europa per i consumatori e le imprese;
- creare un contesto favorevole e parità di condizioni affinché le reti digitali e i servizi innovativi possano svilupparsi;
- massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale.
L’integrazione digitale, rimane una delle priorità politiche anche per il Parlamento Europeo e il Consiglio europeo in quanto, non solo genererà una crescita esponenziale del PIL europeo, ma anche migliorerà l’accesso a fonti di informazione e promuoverà la trasparenza, l’eguaglianza e la non-discriminazione.
La nuova strategia comprende iniziative volte a migliorare l’accesso a beni e servizi in tutta Europa per i consumatori e per le imprese, e creare migliori condizioni e parità di accesso per permettere di sfruttare a pieno il potenziale di crescita dell’economia digitale europea.
Internet per tutti
Nello specifico internet e le tecnologie digitali stanno trasformando il mondo. Quando guardate un film, fate acquisti o studiate, molto probabilmente state strumenti online. L’UE continua ad eliminare gli ostacoli che impediscono ai cittadini, ai governi e alle imprese di sfruttare appieno i vantaggi di Internet. Le soluzioni sono di diverso tipo:
- eliminazione dei «geoblocchi»;
- abolizione delle tariffe di roaming nel settore della telefonia mobile;
- gestione del problema costituito dalla mancanza di accesso a Internet e dalla carenza di competenze digitali;
- nuove norme in materia di portabilità, grazie alle quali i cittadini, quando viaggiano all’interno dell’UE, possono utilizzare i propri abbonamenti online a qualunque tipo di servizio di intrattenimento nello stesso modo in cui vi accedono da casa.
In questa direzione va l’abolizione delle tariffe di roaming: a partire da giugno del 2017 i cittadini che viaggiano nell’UE possono utilizzare i propri dispositivi mobili allo stesso prezzo che pagano nel loro paese di origine. E inoltre da aprile 2018 i cittadini europei, ovunque si trovino nell’UE, possono accedere ai contenuti online di abbonamenti che hanno sottoscritto nel proprio paese di residenza e i loro dati personali sono protetti dal nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati, entrato in vigore nel mese di maggio. Non tutti i cittadini e non tutte le imprese hanno però accesso a una connessione Internet veloce e alle opportunità offerte dalle operazioni online.
La Commissione punta infatti ad offrire ai cittadini la migliore connessione internet possibile, mentre l’iniziativa WiFi4EU sostiene l’installazione di hotspot wi-fi gratuiti nelle comunità locali di tutta l’UE.
L’economia digitale
Le finalità della trasformazione digitale possono essere riassunte in 5 punti principali:
- apriranno nuove opportunità per le imprese;
- incoraggeranno lo sviluppo di tecnologie affidabili;
- promuoveranno una società aperta e democratica;
- consentiranno un’economia dinamica e sostenibile;
- contribuiranno a combattere i cambiamenti climatici e a realizzare la transizione verde.
L’Unione Europea intende garantire che l’Europa colga questa fondamentale opportunità attribuendo ai cittadini, alle imprese e ai governi il controllo sulla trasformazione digitale.
La strategia digitale dell’UE mirerà ad investire nelle competenze digitali a beneficio di tutti i cittadini europei, a proteggere le persone dalle minacce informatiche (hackeraggio o furto d’identità), garantire uno sviluppo dell’intelligenza artificiale che rispetti i diritti delle persone e ne conquisti la fiducia, accelerare la diffusione della banda larga ultraveloce nelle abitazioni private, nelle scuole e negli ospedali e accrescere le novità che portino a soluzioni innovative per la medicina, i trasporti e l’ambiente.
Ma più di tutto l’Unione europea punterà a diventare un modello di riferimento mondiale per l’economia digitale attraverso due importanti scelte:
- sosterrà le economie in via di sviluppo nella digitalizzazione;
- varerà norme digitali e le promuoverà a livello internazionale.
La tecnologia digitale al servizio della pandemia
Affrontando il capitolo Covid-19, in pochi mesi la pandemia ha trainato e differenziato i servizi online, che hanno dovuto far fronte a una crescente domanda causata dai cambiamenti nelle abitudini quotidiane. Infatti l’emergenza pandemica ci ha fatto apprezzare il potenziale dell’innovazione e della tecnologia, ma abbiamo anche capito che non possiamo trasformare tutto in esperienza virtuale. Perciò il futuro deve essere la giusta combinazione tra il mondo virtuale e reale, poiché un uso troppo accentuato delle tecnologie può provocare danni negativi alle persone.
La pandemia ha inoltre spinto la digitalizzazione di prodotti e servizi in Europa, modificando i comportamenti dei consumatori e velocizzando quelle trasformazioni in corso che, in condizioni normali, avrebbero richiesto anni per affermarsi. Infatti, vediamo come i dati recenti relativi all’Unione Europea parlano di come:
- il 30% dei consumatori europei (di Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito e Paesi scandinavi) ha provato per la prima volta lo shopping online e l’e-banking durante la prima ondata Covid. E quasi la stessa percentuale (35%) degli utenti pensa che utilizzerà i canali di vendita digitali anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria. Ancora più indicativo il dato sulla popolazione anziana: per sfuggire all’isolamento e alla solitudine, quasi la metà (44%) dei pensionati ha usato per la prima volta le tecnologie digitali.
Ma digitalizzare ogni esperienza non è sempre la soluzione migliore: quasi il 50% degli clienti preferisce avere la possibilità del contatto umano e fisico in determinati aspetti della vita quotidiana. Quando finirà questo periodo devastante per l’intera umanità saremo in grado di definire meglio gli aspetti della nostra vita che si sono meglio digitalizzati e come hanno cambiato in positivo o in negativo la nostra realtà.