Politica & Attualità

Erasmus+, Covid-19 e la risposta dell’UE

L’Unione europea ha affrontato una crisi profonda e senza precedenti con la pandemia COVID-19, mettendo a dura prova l’economia, il mercato del lavoro, i sistemi sociali, sanitari e di istruzione e formazione degli Stati membri. Gli effetti diretti e indiretti della pandemia hanno avuto un grave impatto sui sistemi di istruzione e formazione e sulle politiche giovanili e sportive di tutti gli Stati membri. La pandemia ha aumentato i livelli di disuguaglianze sociali e ha gravemente interrotto l’offerta di istruzione e limitato drasticamente le opportunità per le attività giovanili e sportive. Le conseguenze della pandemia sui giovani e sul settore giovanile hanno sottolineato l’importanza di riflettere sul ruolo della democrazia nella nostra società e hanno evidenziato il ruolo chiave dell’educazione civica, dell’alfabetizzazione mediatica, dell’animazione socioeducativa digitale e della consapevolezza della disinformazione per promuovere la partecipazione attiva e l’impegno dei giovani. Il Covid-19 e le misure adottate dai paesi per fronteggiare la pandemia hanno prodotto i loro effetti anche sul Programma Erasmus.



Erasmus+: 10 milioni di ragazzi europei coinvolti

Nel 2021, il programma Erasmus+ rimane fedele alla sua missione di lunga data di sostenere la mobilità transnazionale dei giovani (dal 1987 a oggi ha coinvolto 10 milioni di ragazzi e ragazze). Il programma contribuirà a guidare l’impatto sistemico nell’integrazione delle politiche innovative e nell’accelerazione di nuove pratiche che migliorano la qualità e la pertinenza dei sistemi di istruzione, formazione e gioventù in tutta Europa, a livello nazionale, regionale e locale. Il programma contribuirà a colmare il divario educativo tra le regioni ricche e svantaggiate e gli studenti, promuovendo l’uguaglianza, fornendo sia ai giovani che agli adulti di ogni estrazione le conoscenze, le abilità e le attitudini di cui hanno bisogno per l’occupazione, l’integrazione sociale e la cittadinanza attiva.
Questa risposta concreta del programma Erasmus + sarà direttamente determinante per mitigare le conseguenze socioeconomiche ed educative della pandemia, preparando il futuro dell’Europa nello spirito di solidarietà tra i suoi cittadini.


Programma Erasmus+ 2021-2027

La Commissione europea ha deciso di raddoppiare il budget del programma rispetto al periodo 2014-2020 mettendo a disposizione 26,2 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 a cui si aggiungeranno circa 2,2 miliardi di euro dagli strumenti esterni dell’UE, quasi il doppio rispetto alla programmazione precedente.
La commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani Mariya Gabriel ha dichiarato: “Il fatto che il bilancio di Erasmus+ per i prossimi 7 anni sia quasi raddoppiato dimostra l’importanza attribuita all’istruzione, all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e ai giovani in Europa. Erasmus+ resta un programma unico per dimensioni, portata e riconoscimento globale, coinvolge 33 paesi ed è accessibile al resto del mondo attraverso le sue attività internazionali. Grazie a Erasmus+ realizzeremo lo spazio europeo dell’istruzione.”  Tra le priorità che su cui si basa il programma troviamo ambiti di studio le energie rinnovabili, i cambiamenti climatici, l’ambiente, l’ingegneria, l’intelligenza artificiale o il design.


Istruzione e formazione digitale


Milioni di giovani dipendono ora dalla didattica a distanza o didattica mista. Il rapido passaggio durante COVID-19 all’apprendimento a distanza ha dimostrato che è essenziale per scuole, istituti di istruzione superiore, scuole professionali, università, organizzazioni della società civile di disporre capacità digitali e preparazione adeguate per affrontare questa situazione senza precedenti. L’uso della tecnologia digitale comporta anche grandi sfide per educatori e docenti in quanto si è riscontrata la necessità di fornire supporto tecnologico e guide per tali soggetti. Sforzi volti per sfruttare il potenziale delle tecnologie digitali sono collegati ai temi di inclusività e di equità sociale. Il sostegno e lo sviluppo di capacità con un maggior orientamento a livello UE sono fondamentali per accrescere le competenze sia per gli studenti che per gli educatori, in un contesto difficile in cui ancora oggi gli Stati membri sono impegnati nel garantire le modalità migliori di apprendimento durante la crisi.

Inclusione e solidarietà

La crisi causata dalla pandemia ha aggravato il divario digitale e sociale preesistente, portando alla luce una disuguaglianza strutturale multilivello. Il forte dislivello socio-economico emerso durante l’erogazione della didattica a distanza ha dimostrato quanto sia importante investire in iniziative a sostegno dell’equità educativa. Garantire la piena partecipazione dei giovani alle attività educative, sociali e sportive, indipendentemente dalla loro condizione socio-economica  è di primaria importanza. A questo proposito il programma Erasmus+, si è posto l’obiettivo di aumentare i tassi di partecipare tra i giovani con minori opportunità attraverso format di partecipazione più flessibili ed un maggior sussidio economico per la mobilità. Inoltre, verrà integrata una prospettiva di genere, in linea con la Gender Equality Strategy 2020-25.

Driving Innovation

Ad oggi, l’Europa ha bisogno di maggiori investimenti in campi attinenti alla ripresa, come ad esempio le digital skills, l’energia rinnovabile, le I.A, data analysis etc.. Questi sono campo vitali per l’Unione Europea nell’ottica di una transizione sostenibile.
A tal riguardo il programma Erasmus+, con il suo continuum formativo, è uno strumento più che valido per promuove l’apprendimento in tutti i livelli d’istruzione,  patrocinando la mobilità in ambiti di studio pertinenti alla ripresa, nonché attraverso nuove partnership per l’innovazione e per l’eccellenza.

Coinvolgere i giovani nella ripresa

Nei prossimi anni è assolutamente necessaria un’attenzione mirata sui giovani: le loro condizioni di vita, la salute, il benessere nonché la loro partecipazione attiva alla società democratica. Coinvolgere, sostenere e stimolare i giovani e le organizzazioni giovanili a impegnarsi nella cooperazione europea è, ora più che mai, di estrema importanza. Proprio per questo le azioni future dell’Unione rispecchieranno questa esigenza e continueranno a sostenere il progetto Erasmus+, con il fine di moltiplicare le opportunità di scambio e cooperazione tra i giovani europei, attraverso attività di partecipazione che mirano a sensibilizzare i giovani sui valori comuni dell’Unione Europea.

Vjola Brahushi, Giovanna Carmenini

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