Futuro dell'Europa

Diamo voce alla Democrazia: uniti contro la disinformazione!

“La disinformazione è e rimarrà una minaccia per le nostre società democratiche” queste le parole della vicepresidente della Commissione Europea per i valori e la trasparenza, Věra Jourová il 14 aprile scorso riprendendo quanto affermato il 31 marzo 2020 dalla presidente della Commissione europea von der Leyen, in un videomessaggio sul tema della disinformazione durante la crisi, definiva la stessa come “un’onda gigantesca, che ha origine dall’incertezza, dall’ansia e dalla rapidità con cui cambia il ciclo di notizie”.

Infodemic of planetary proportions”

Dalle loro parole, emerge il grande impegno della Commissione europea nel contrasto alla disinformazione messo a punto, per la prima volta, con il piano d’azione del 2018 favorevole anche all’intensificazione della cooperazione internazionali (G7, NATO).
La disinformazione è oggi declinata sotto tante forme nel contesto dell’informazione online e giornalistica, e l’avvento della pandemia non ha certamente migliorato la situazione: tutt’altro.
L’OMS ha piu volte evidenziato come le false affermazioni circolano piu velocemente del virus”, una vera e propria “infodemic of planetary proportions”che solo strumenti adeguati, efficaci e affidabili, possono abbattere.
Ma quali sono i rischi della disinformazione? Se da una parte, le fake news degli ultimi anni, provocano preoccupazione tra i soggetti più fragili della società (anziani, bambini, giovani, o adulti poco informati), dall’altra le campagne di disinformazione cercano sempre più spesso di delegittimare i nostri sistemi democratici e di convesso, di minare la fiducia dei cittadini. Ma come evitarli?

Una soluzione comune: rafforzare la Democrazia Europea!

Citata all’art.2 del Trattato sull’Unione Europea come uno dei valori fondanti dell’Unione, la democrazia ha favorito il processo di integrazione europea dopo le atrocità del Novecento. Valori e principi, che l’Ue si impegna ad esportare anche all’esterno, al di fuori dei propri confini.
Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo troppo spesso assistito ad una forte regressione democratica che, come evidenziato dal Parlamento Europeo – recentemente espostosi sul tema della disinformazione – non interessa solo le nuove società democratiche, ma anche quelle già consolidate nel contesto internazionale ed europeo. La preoccupazione maggiore riguarda il tema della transizione digitale che, pur rappresentando una grande opportunità di crescita, è fonte di nuove minacce alla stabilità democratica.

Preoccupazioni per la democrazia

Bisogna innanzitutto evidenziare il timore dei Ministri degli Affari Esteri dell’UE che, in un contesto in cui la disinformazione e la cattiva informazione sono quasi all’ordine del giorno, richiedono di intensificare gli sforzi congiunti promuovendo una stretta cooperazione tra istituzioni dell’Ue, Stati Membri e social media. Gli accordi con le maggiori piattaforme online (quali Google, Facebook, Twitter, Microsoft, Mozilla e l’associazione di categoria EDiMA), hanno riportato ottimi risultati concreti riscontrabili nella creazione di misure forti che agevolano l’accesso alle fonti e contrastano i contenuti nocivi e gli annunci fuorvianti. E la democrazia?

Piano d’azione per la democrazia europea

A questo risponde la Commissione Europea che, dopo il primo piano d’azione del 2018 e la comunicazione congiunta sulla disinformazione del giugno 2020 – siglata tra la Commissione Europea e il SEAE (Servizio europeo per l’azione esterna) sui problemi e la strada che l’UE intende perseguire in linea con i valori democratici dell’UE e le sue istituzioni – ha presentato a dicembre 2020 il suo Piano d’azione per la democrazia europea prendendo atto delle nuove sfide della democrazia nell’era digitale, evidenziando le possibili soluzioni da intraprendere a livello nazionale e comunitario.
Partendo dalle nuove minacce e dalle manipolazioni della rivoluzione digitale in corso, gli obiettivi cardine del piano d’azione sono dar maggior forza e potere ai cittadini europei e costruire democrazie più resilienti in tutta l’UE in un contesto in cui, libertà di espressione e di parola dei cittadini europei potrebbero essere dimenticati.
In particolare, il piano mira alla promozione di elezioni libere e regolari, la libertà e l’indipendenza dei media, e la lotta alla disinformazione cui si aggiungono una serie di altre azioni e misure attuate gradualmente sino al termine del mandato della Commissione von der Leyen, nel 2023: in quell’occasione, saranno esaminati i risultati e i progressi ottenuti e valutata la necessità di attuare ulteriori ed eventuali misure garantendo una stretta collaborazione con il Parlamento Europeo e il Consiglio, oltre che con attori nazionali pubblici e privati, nell’ottica di rafforzare la resilienza delle nostre democrazie.
Un impegno costante, quello dell’UE, nel rafforzare la vasta rete di piattaforme digitali online fondamentali nell’Europe’s digital decade!” che coinvolgano i cittadini europei non solo durante la fase delle elezioni, ma nella presa di decisioni a livello europeo.

La trasparenza: “non un ministero di verità”, ma una garanzia alla sicurezza!

Nella sua relazione, la Commissione mette in risalto un altro importantissimo aspetto: la trasparenza che insieme alla responsabilità, devono essere la base di tutto il processo e delle sfide interne ed esterne all’UE. La Commissione, apre ad una serie di consultazioni (non di elevata capacità tecnica) per sentire i diretti interessati (associazioni rappresentative e la società civile) che rafforzino, la partecipazione dei cittadini e della società civile nei processi politici. Tali consultazioni, prevedono l’iscrizione ad un registro sulla Trasparenza introdotto dopo la consultazione aperta nel 2006 che portò alla nascita del Libro verde sull’iniziativa sulla Trasparenza dell’Unione Europea).

La Conferenza sul futuro dell’Europa

Un primo grande passo è la Conferenza sul futuro dell’Europa che si aprirà ufficialmente il 9 maggio prossimo, e in particolare dalla creazione della piattaforma digitale multilingue che darà voce ai cittadini europei, alla società civile e alle parti interessate, attribuendo ad essi la capacità e la possibilità di “plasmare la loro Europa”: l’hashtag ufficiale della conferenza è #IlFuturoèTuo.
Idee, proposte e iniziative avanzate dai cittadini europei, annulleranno le forti differenze tra essi e i loro rappresentanti eletti, specie di fronte alle nuove sfide che la democrazia europea e gli Stati membri si trovano quotidianamente ad affrontare – la cattiva informazione, disinformazione, ma anche le ingerenze straniere, imponendo strumenti all’avanguardia che consentono di imporre sanzioni finanziarie ai responsabili: gli attacchi alla democrazia sono spesso più devastanti degli attacchi convenzionali.

Inoltre, per salvaguardare le democrazie, è stato istituito un comitato speciale per l’interferenza straniera in tutti i processi democratici dell’Unione, compresa la disinformazione (INGE) che, insieme all’AIDA (Artificial Intelligence in a Digital Age)evidenziano la necessita di creare regole mondiali che vietano, “in linea di principio”, pratiche antidemocratiche come la sorveglianza di massa, come evidenziato anche dalla Commissione nel Libro Bianco sull’Intelligenza artificiale

Un programma ambizioso, di non facile attuazione, che dimostra ancora una volta il profuso impegno della Commissione in difesa della democrazia in Europa perché non puo esserci Europa senza democrazia e rispetto per i valori fondamentali dell’Unione stessa.

Alessandra Volo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *